Se per i non esperti di Coppa può sembrare una mossa a sorpresa, per chi la Coppa la segue, l’annuncio è stato la conferma di quanto già si sapeva o almeno si supponeva.
Quando San Francisco ha detto no alla Coppa e si è materializzata la necessità di trovare un'altra sede, dopo una lunga selezione sono rimaste in lizza San Diego e, appunto Bermuda che però non fa parte degli Stati Uniti, ma è territorio di sua Maestà la regina d’Inghilterra.
Questo, insieme al fatto che in tutto l’atollo di Bermuda vivono 65.000 persone e che la Coppa America solitamente attira centinaia di migliaia di turisti da tutti gli Sati Uniti e dal resto del mondo, aveva fatto supporre che Oracle, in particolare Ellison, avrebbe optato per la più grande e organizzata San Diego, ma i commentatori più informati già da un paio di giorni puntavano tutto su Bermuda.
La spiegazione ufficiale è che il luogo è ideale per il vento, il porto di Ireland Island, ex base della marina militare di sua Maestà, dove saranno portate le barche, ha spazio sufficiente a ospitare tutti i team e la popolazione è compatta nel supportare l’evento.
Tuttavia è difficile pensare che nella decisione di Ellison non abbia influito anche l’allettante accordo raggiunto con Craig Cannonier, il premier del governatorato, secondo il quale tutte le operazioni inerenti alla Coppa America, saranno tax free, un affare in confronto al quale i 30 milioni che Bermuda ha pagato ufficialmente a Oracle, sono poca cosa.
Ad oggi alla prossima Coppa America sono iscritti oltre a Oracle, il defender, il team italiano Luna Rossa; il team neozelandese ETNZ; il team svedese Artemis Racing, il team inglese Ben Aisle Racing Team e il team francese Team France.
I team correranno con i nuovi cat AC 62 con foils.
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