Certo, gli italiani sono ancora molti e oltre a coloro che arrivano in Croazia e noleggiano le barche, ci sono anche gli armatori della costa adriatica che d’estate raggiungono le coste dalmate.
Capire il perchè di questo crollo di presenze italiane non è difficile. Come ci confermano diversi operatori: prezzi alti, sovraffollamento, insieme al carattere poco socievole dei croati, hanno deviato i flussi turistici provenienti dalla penisola verso altre destinazioni.
Ormai da diversi anni i croati hanno preso ad aumentare i prezzi di anno in anno e oggi un marina croato costa tra il 10% e il 15% in meno di un marina italiano, senza però averne i servizi e gli standard qualitativi, mentre sino a qualche anno fa la differenza era del 50% e oltre.
Inoltre, le flotte croate da noleggio hanno ormai superato le 4.000 unità. Queste, sommate a quelle di privati presenti nel territorio e quelle che arrivano dalla costa italiana, concentrate su 180 miglia di costa, iniziano a dare seri problemi di sovraffollamento.
Gli italiani quindi stanno scegliendo mete diverse e a beneficiarne sono da una parte le coste italiane, in particolare le Eolie, dall’altra la Grecia e la Turchia.
La prima perché con i prezzi, in conseguenza alla grave situazione economica della nazione, è tornata ad essere competitiva e sta recuperando quei velisti che aveva perso anni fa a favore della stessa Croazia. La seconda perchè dopo il tentato golpe e la deriva autoritaria del populista Ergodan, comincia a dare qualche segno di ritorno alla normalità e quindi ad attrarre nuovamente dei turisti, anche se il calo di presenze, non solo italiane, è andato oltre il 90% e prima che torni agli standard pre golpe, passeranno diversi anni.
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