La guerra in Ucraina sta colpendo migliaia di civili inermi, ma a finire nella lunga lista delle vittime di questa tragedia c’è anche il mare con i suoi abitanti. I movimenti navali nel Mar Nero, molto intensi con unità navali e sommergibili dotati di sonar, sta procurando una sorta di migrazione di cetacei in massa verso le coste della Turchia, delfini in particolare.
Un fenomeno che i media locali definiscono come particolarmente intenso in questi giorni, dato che lungo le coste turche sono stati trovati morti quasi 100 esemplari di delfino. Molti nella fuga verso la costa finiscono intrappolati nelle reti dei pescatori, altri si sono spiaggiati.
Molto probabilmente è letale a questi cetacei l’inquinamento acustico dovuto ai sonar dei mezzi militari e ai bombardamenti, rumori che pregiudicano il sistema di orientamento di questi cetacei causandone la fuga.
Ad infittire il mistero di quello che sta accadendo è anche il fatto che sulle carcasse ritrovate in Turchia non ci sono segni di ferite o altro, e non tutti gli studiosi che stanno analizzando il caso sono certi della causa di questa moria.
Non è chiara la provenienza di questi delfini e cosa possano avere subito, o a che distanza si trovassero dalle navi o da eventuali ordigni esplosi in acqua.
Un fenomeno simile, ma con le focene, si sta registrando anche lungo le coste Bulgare. In attesa di scoprirne con esattezza le cause sembra impossibile da negare la correlazione con i movimenti militari.
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