Un successo netto e inappuntabile, figlio di una grande costanza nelle prestazioni e uno stato di forma eccellente che ha fatto chiudere le azzurre con undici punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici, le padrone di casa Westerhof-Berkhout. Fondamentale, per la vittoria di Giovanna e Giulia, è stato un finale in crescendo, che ha permesso loro di riprendersi dopo un momento di black-out, in cui a una squalifica erano seguiti un quindicesimo e un sedicesimo piazzamento. “Dieci prove disputate in tutte le condizioni di vento – ha detto il tecnico federale Vatteroni – e quindi questo è un risultato molto valido. Ottenuto con un ampio margine. Prima della medal race, le ragazze avevano un vantaggio di diciassette punti sulla seconda in classifica e venti sulla terza. E' stata una regata di controllo. E ora, due settimane di riposo. Poi torneremo a Weymouth ad allenarci”.
Non sorridono invece i fratelli Sibello, quarti tra i 49er. Sfortunata la medal race del duo di Alassio, quando la loro deriva ha toccato la boa prima del colpo di cannone. Penalità e partenza in coda al gruppo. A nulla è valsa la splendida rimonta che li ha portati a concludere la prova al quinto posto. Il terzo gradino del podio, occupato dagli austriaci Delle Karthe-Resch, è rimasto lontano cinque punti. “Nei 49er c'erano tutti gli equipaggi più forti – ha detto il tecnico federale Luca De Pedrini – e sicuramente i Sibello hanno navigato bene, recuperando tanto dopo aver calcolato male la linea di partenza. In generale, la loro prestazione è positiva dal punto di vista del risultato, ma c'è ancora tanto da lavorare per tornare ai livelli di cui sono capaci. Il risultato secco non rispecchia sempre la progressione dell'atleta e in questa regata abbiamo veramente regalato troppi punti agli avversari”.
Nelle altre classi, Laura Linares e Flavia Tartaglini sono arrivate rispettivamente ottava e decima nell'Rs:x femminile, Michele Paoletti quattordicesimo tra i Finn.
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