Sulle barche da crociera i carrelli di fiocco e randa negli ultimi 10 anni sono in larga parte scomparsi, sostituiti dai punti fissi che offrono minori possibilità di regolazione.
La ragione di questa tendenza è che le barche da crociera moderne, per essere facili da utilizzare a un pubblico ampio, tendono a essere semplificate nell’attrezzatura per ottenere superfici di coperta sempre più pulite e manovre ridotte all’essenziale per non avere troppi ingombri.
Alcuni cantieri però offrono soluzioni differenti, dal classico punto fisso delle versioni “standard” al vero e proprio carrello, o in alcuni casi anche opzioni ulteriori.
Sul Dufour 37 per esempio il cantiere propone una soluzione ibrida per la regolazione del punto di scotta del fiocco: non c’è il carrello, ma è stato creato un particolare paranco che regola la curva della balumina della vela agendo in modo simile al carrello.
Il sistema è piuttosto semplice: si tratta di un paranco 6:1 gestito attraverso uno strozzatore posizionato in coperta, con una cima che, passando attraverso un golfare, va a lavorare perpendicolarmente sulla scotta.
Aumentando o diminuendo la tensione viene modificato l’angolo di tiro della scotta, e di conseguenza cambia la curvatura della balumina del fiocco.
Con vento leggero o di bolina larga, questo “carrello volante” verrà cazzato maggiormente tenendo la scotta un po’ più morbida, in modo da avere una balumina sufficientemente chiusa e leggermente twistata (con un po’ di torsione nella zona di testa della vela n.d.r.).
Al contrario con tanto vento si tenderà ad aprirlo, prediligendo una tensione maggiore di scotta, al fine di avere una vela complessivamente più magra.
Pur lavorando solo come un “up and down” e non come un barber, che invece cambierebbe l’angolo d’incidenza della vela rispetto al vento muovendosi orizzontalmente, questo sistema garantisce un controllo migliore della forma della vela in confronto a un punto fisso con il quale potremmo regolare solo la scotta.
Dal punto di vista del costruttore, un sistema simile offre un po’ di risparmio in termini di rinforzi sulla tuga, rispetto a quelli necessari per reggere una vera e propria rotaia classica.
In definitiva si tratta di una soluzione che, forse non bellissima da un punto di vista estetico perché “sporca” un po’ la tuga, è un buon compromesso per consentire una regolazione migliore della vela di prua rispetto al semplice punto fisso.
Per un armatore che ama navigare a vela e vuole farlo con manovre che siano si semplici, ma che abbiano anche una buona efficienza, è un’opzione da prendere in considerazione, poiché non complica troppo la gestione del fiocco e consente di regolarlo in modo più preciso.
Da scegliere senza dubbio il “carrello volante” se intendiamo anche partecipare a qualche regata di circolo, dato che i nuovi Dufour hanno anche una discreta propensione verso le performance e navigano piuttosto bene a vela.
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