C’è l’ipotesi del dolo per l’incendio che ha devastato il cantiere nautico in via Col Moschin a Fiumicino. Non è la prima volta che in questa zona si verificano roghi che sollevano dubbi sulle loro cause. Chi frequenta Fiumara Grande, il principale ramo del fiume Tevere, ricorderà l’incendio che alcuni anni fa distrusse il ristorante del rimessaggio Nautilus, attorno al quale si generarono molte speculazioni per diversi mesi.
Il cantiere coinvolto nell’incendio di martedì mattina alle 5:00 copriva un’area di circa 3.000 metri quadrati e si trovava sulla riva sinistra (guardando il mare) del canale di Fiumicino, guardando verso il mare, a poche centinaia di metri dal ponte levatoio che conduce alla foce. Decine di imbarcazioni, sia a vela che a motore, sono state distrutte dalle fiamme.
Per domare il rogo sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato per molte ore. La magistratura ha aperto un fascicolo e avviato un’indagine per accertare le reali cause dell’incendio.
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