venerdì 13 dicembre 2024
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Il salone di Genova a ottobre?! Potrebbe essere ancora peggio

Il direttore commerciale di Solaris, Michele Ricci, spiega come il marchio vede la ripartenza e quali le conseguenze economiche dell'epidemia

Solaris 111 - rendering
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Aquileia (Udine)– In Italia abbiamo due grandi cantieri di vela, Solaris e Cantiere del Pardo, sono queste le due realtà che, collocandosi a molte decine di milioni di euro di fatturato di distanza da tutti gli altri, tracciano la rotta della cantieristica italiana.

Solovelanet ha sentito Michele Ricci, il direttore commerciale della Solaris, per parlare con lui del presente e del futuro del cantiere e della nautica in generale.

SVN – Avete ripreso a lavorare?
M.R. – Stiamo lavorando per preparare la consegna di alcune barche che erano praticamente ultimate quando è iniziato il periodo di chiusura dei cantieri.
SVN – Quanti danni ha portato questo lockdown.
M.R. – A noi non moltissimi, ma sicuramente ci costringerà a ritardare le consegne e questo farà slittare i pagamenti cambiando i flussi di cassa. Fortunatamente, però, il cantiere è molto solido dal punto di vista finanziario.
SVN – Avete perso delle vendite.
M.R. – Sì, certamente, se avessimo potuto continuare a lavorare avremmo continuato il flusso delle vendite, anche se il danno è stato minore che se ci avesse colpito in pieno inverno, quando si chiude il grosso delle vendite.
SVN – Quando prevedete che si potrà ripartire?
M.R. - Noi speriamo che il 4 maggio possa suonare la campanella d’inizio delle attività, e che operai e cantiere in massima sicurezza possano lavorare al meglio.
SVN – Perciò vi state preparando per ripartire in quella data?
M.R. Come ho detto, in parte, noi abbiamo già ripreso a lavorare, ma nel momento in cui ci daranno il via, torneremo alla produzione vera e propria.
SVN – Quanti mesi vi ci vorranno per tornare alla normalità dal momento in cui faranno ripartire le aziende?
M.R. - E’ veramente molto difficile dirlo, bisogna vedere come sarà la ripartenza. Ogni mese sarà decisivo per comprendere la situazione ed avere un quadro attendibile del contesto nautico e generale del nostro Paese.
SVN – Riuscirete a presentare i vostri nuovi modelli anche quest’anno?
M.R. – Certo, non avremo problemi: il Solaris 80 è in consegna ed è praticamente finito; il Solaris 60, che è uno dei tre modelli nuovi di quest’anno, andrà in acqua tra circa un mese e sarà portato, se possibile, ai saloni nautici autunnali e di Dusseldorf; mentre il 111, previsto per l’estate, forse avrà qualche settimana di ritardo, ma nulla di grave.
SVN – Credete che i saloni autunnali si faranno?
M.R. – Saperlo con certezza è impossibile, diverse ancora le variabili; di certo non sarà facile fare un salone con le mascherine e la distanza sociale. Ma in caso saremmo presenti al meglio.
SVN – Il più penalizzato sarà Cannes che è a inizio settembre. Genova sarà a inizio ottobre e, probabilmente, sarà fuori pericolo.
M.R. – Non so chi avrà maggiori difficoltà, se Cannes o Genova. Consideri che l’autunno è il periodo in cui ritornano i virus come quello dell’influenza, se ci dovesse essere una seconda ondata, Genova la vivrà in pieno. Ovviamente ci auguriamo che questo non accada.
SVN – Düsseldorf, invece?
M.R. – Per Düsseldorf credo sia più facile, è un salone al coperto, con grandi corridoi tra uno stand e l’altro, credo che lì sarà più facile imporre delle misure di sicurezza che garantiscano uno svolgimento quasi normale del salone.
SVN – Quindi voi non andrete a Cannes e a Genova?
M.R. – Noi andremo sia a Cannes che a Genova, solo che decideremo quante barche portare in base a come saranno le condizioni quando ci avvicineremo al periodo del salone.


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