Solovelanet ha sentito Michele Ricci, il direttore commerciale della Solaris, per parlare con lui del presente e del futuro del cantiere e della nautica in generale.
SVN – Avete ripreso a lavorare?
M.R. – Stiamo lavorando per preparare la consegna di alcune barche che erano praticamente ultimate quando è iniziato il periodo di chiusura dei cantieri.
SVN – Quanti danni ha portato questo lockdown.
M.R. – A noi non moltissimi, ma sicuramente ci costringerà a ritardare le consegne e questo farà slittare i pagamenti cambiando i flussi di cassa. Fortunatamente, però, il cantiere è molto solido dal punto di vista finanziario.
SVN – Avete perso delle vendite.
M.R. – Sì, certamente, se avessimo potuto continuare a lavorare avremmo continuato il flusso delle vendite, anche se il danno è stato minore che se ci avesse colpito in pieno inverno, quando si chiude il grosso delle vendite.
SVN – Quando prevedete che si potrà ripartire?
M.R. - Noi speriamo che il 4 maggio possa suonare la campanella d’inizio delle attività, e che operai e cantiere in massima sicurezza possano lavorare al meglio.
SVN – Perciò vi state preparando per ripartire in quella data?
M.R. Come ho detto, in parte, noi abbiamo già ripreso a lavorare, ma nel momento in cui ci daranno il via, torneremo alla produzione vera e propria.
SVN – Quanti mesi vi ci vorranno per tornare alla normalità dal momento in cui faranno ripartire le aziende?
M.R. - E’ veramente molto difficile dirlo, bisogna vedere come sarà la ripartenza. Ogni mese sarà decisivo per comprendere la situazione ed avere un quadro attendibile del contesto nautico e generale del nostro Paese.
SVN – Riuscirete a presentare i vostri nuovi modelli anche quest’anno?
M.R. – Certo, non avremo problemi: il Solaris 80 è in consegna ed è praticamente finito; il Solaris 60, che è uno dei tre modelli nuovi di quest’anno, andrà in acqua tra circa un mese e sarà portato, se possibile, ai saloni nautici autunnali e di Dusseldorf; mentre il 111, previsto per l’estate, forse avrà qualche settimana di ritardo, ma nulla di grave.
SVN – Credete che i saloni autunnali si faranno?
M.R. – Saperlo con certezza è impossibile, diverse ancora le variabili; di certo non sarà facile fare un salone con le mascherine e la distanza sociale. Ma in caso saremmo presenti al meglio.
SVN – Il più penalizzato sarà Cannes che è a inizio settembre. Genova sarà a inizio ottobre e, probabilmente, sarà fuori pericolo.
M.R. – Non so chi avrà maggiori difficoltà, se Cannes o Genova. Consideri che l’autunno è il periodo in cui ritornano i virus come quello dell’influenza, se ci dovesse essere una seconda ondata, Genova la vivrà in pieno. Ovviamente ci auguriamo che questo non accada.
SVN – Düsseldorf, invece?
M.R. – Per Düsseldorf credo sia più facile, è un salone al coperto, con grandi corridoi tra uno stand e l’altro, credo che lì sarà più facile imporre delle misure di sicurezza che garantiscano uno svolgimento quasi normale del salone.
SVN – Quindi voi non andrete a Cannes e a Genova?
M.R. – Noi andremo sia a Cannes che a Genova, solo che decideremo quante barche portare in base a come saranno le condizioni quando ci avvicineremo al periodo del salone.
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