Dura ormai da 2 mesi la leadership della velista sudafricana Kirsten Neuschafer al Golden Globe, il giro del mondo senza scalo e assistenza, in solitaria, con le barche anni ’60 e le regole della prima edizione del 1968.
La navigatrice 39enne è stata la prima a doppiare Capo Horn, e ricordiamo che la regata è partita il 4 settembre 2022 da Les Sables d’Olonne e nello stesso porto terminerà.
L’unico che sembra in grado di tenere il passo della leader è l’Indiano Abhilash Tomy: prima di Capo Horn era a circa 250 miglia, dopo il passaggio ne accusava 500 avendo subito un rallentamento causato dal maltempo, e adesso è tornato ad averne 400 di ritardo dalla sudafricana.
La Neuschafer però si è posizionata decisamente meglio rispetto al suo inseguitore nella risalita dell’Atlantico. Con il suo Cape George 36 ha investito un po’ di miglia verso est per posizionarsi in un Aliseo più stabile e più largo di andatura per la risalita verso nord.
Al contrario Abhilash Tomy ha optato per una rotta più breve lungo le coste brasiliane, ma più lenta e con più andatura di bolina. In questo momento la donna naviga quasi 3 nodi più veloce rispetto al secondo in classifica e il distacco sembra destinato ad aumentare.
Il Golden Globe della sudafricana del resto è già un’impresa: non solo ha doppiato l’Horn in testa e sta dominando la regata, ma a fine novembre salvò un altro concorrente, Tapio Lehtinen, la cui barca è colata a picco in pochi minuti dopo il cedimento della chiglia.
Insomma ci sono tutti gli ingredienti per la nascita di una figura molto interessante sul panorama della vela internazionale.
La rotta verso Les Sables però non ammette distrazioni: oltre 4000 miglia da coprire possono riservare difficoltà anche significative e Kirsten Neuschafer per portare a compimento la sua impresa non dovrà abbassare la guardia.
Ancora per alcune settimane la navigazione sarà relativamente tranquilla e in condizioni di Aliseo, poi ci sarà da fare i conti con il Nord Atlantico, l’ultima grande insidia di questo infinito Golden Globe.
I velisti in corsa per quest’avventura possono contare solo sulle loro capacità di navigazione e interpretazione del meteo. Anche le barche sono state scelte cercando di rispettare lo spirito delle origini: non sono ammesse barche moderne, ma solo una serie di progetti datati 60-70.
I progetti ammessi al Golden Globe sono i seguenti: Westsail 32, Tradewind 35, Saga 34, Saltram 36, Vancouver 32 & 34, OE 32, Eric (sister ship to Suhaili), Aries 32, Baba 35, Biscay 36, Bowman 36, Cape Dory 36, Nicholson 32 MKX-XI, Rustler 36, Endurance 35, Gaia 36, Hans Christian 33T, Tashiba 36, Cabo Rico 34, Hinckley Pilot 35, Lello 34, Gale Force 34. Sono barche solide, pesanti e dislocanti, difficili da condurre negli Oceani del Sud.
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