Il 48 sarà un Grand Soleil tradizionale, ovvero un modello della gamma performance, e sarà proposto in due versioni differenti: racer e performance.
A cambiare sarà il tipo di costruzione e quindi il peso della barca, la versione racer avrà un controllo assoluto del peso e alla fine il cantiere conta che la barca non supererà i 10.400 chili.
Anche il 48 sarà frutto della matita di Marco Lostuzzi, il progettista che orami lavora a strettissimo contatto con il cantiere seguendo anche i clienti nelle loro necessità di personalizzazione dello scafo acquistato, disegnando per ogni barca la soluzione più appropriata e poter far fronte alle richieste dell’armatore.
Cantiere e progettista per il 48 hanno ideato un particolare sistema di arredamento che permette di avere la barca arredata a step e secondo l’utilizzo che se ne vuole fare.
I mobili sono modulari e possono, con relativa semplicità, essere messi in opera o eliminati. Così l’armatore che vuole la barca leggera per fare regate può scegliere di non avere i mobili alti della dinette o una cucina solo parziale, per poi, quando stanco delle regate decide di passare alla crociera e vuole una barca più completa, può acquistare gli altri mobili e fissarli a bordo ottenendo così la barca nella sua versione più completa.
Il concetto di barca modulare è stato applicato per la prima volta in un grande cantiere dalla Beneteau nel suo Oceanis 35 che vedeva tre versioni di cui due erano intercambiabili aggiungendo o levando dei pezzi di arredamento.
Nel caso Del Pardo la cosa è leggermente diversa perché stiamo parlando di barche di un altro livello e il levare o mettere è comunque un’operazione che segue il cantiere dopo averla pianificata in modo approfondito con l’armatore.
L’imbarcazione sarà pronta per giugno 2018 e, se sarà possibile, SVN Solovelanet presenterà la prova in mare già a settembre.
Non appena il cantiere ufficializzerà la presentazione del progetto e rilascerà ulteriori particolari torneremo a scrivere del Grand Soleil 48.
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