Sono stati riscontrati tre casi di Covid 19 nella zona di Auckland e il governo, da sempre molto rigido sull’argomento, ha immediatamente annunciato 72 ore di lockdown.
Una decisione che coinvolge anche la Coppa America e la Prada Cup, dato che le regate che si sarebbero dovute svolgere il 17 febbraio al momento sono state rinviate. L’obiettivo degli organizzatori è quello di tornare in acqua il 19 febbraio, per una serie che comunque non potrà andare oltre il 24 febbraio, ultimo giorno di recupero per la finale di Prada Cup, salvo modifiche al regolamento.
Quali sono quindi gli scenari che si aprono per la finale di Prada Cup?
Il primo è matematico. I britannici di Ineos, che al momento hanno totalizzato un totale di 0 punti contro il team italiano di Luna Rossa che ha vinto le prime quattro regate, hanno tutto l’interesse di ricominciare a regatare al più presto. Il rischio è quello di arrivare al 24 febbraio con un risultato congelato se la situazione non si dovesse sbloccare e se non intervengono modifiche al calendario con la possibilità di prolungare la serie oltre il 24 del mese.Nessun complotto anti Italia quindi, ma solo le procedure e i protocolli di sicurezza di un paese che ha da sempre una linea molto dura di lotta alla pandemia, dato che fino a poche ore fa la Nuova Zelanda era 100% Covid free.
Ovviamente la notizia non fa troppo piacere ai velisti, né a quelli italiani né agli inglesi, che per motivi diversi hanno voglia di tornare in acqua subito. Gli inglesi come detto devono fare i conti con la clessidra del tempo e la data ultima di giorno 24 febbraio. Gli uomini di Max Sirena invece hanno l’interesse a tenere sotto pressione Ineos e non dare loro il tempo di riorganizzarsi dopo le 4 batoste ricevute nelle prime due giornate di regate.
Il villaggio della Coppa America nel frattempo è stato chiuso, e le attività dei team sono state bloccate per 24 ore, mentre da domani pare che i team possano tornare ad allenarsi.
L’organizzazione della Coppa sta lavorando a diversi scenari e sembra anche possibile quello di regatare senza pubblico a terra e in mare. Una decisione però ancora non è stata presa e il 19 febbraio resta programmato in calendario come prossimo giorno di regate.
IL COMUNICATO UFFICIALE DAGLI ORGANIZZATORI DELLA COPPA AMERICA
Alla luce del lockdown di livello 3 deciso dal Governo, America's Cup Event Ltd e i team in gara stanno prendendo tutte le misure necessarie per continuare a lavorare in linea con i loro protocolli di sicurezza COVID19 di livello 3 come concordato con WorkSafe NZ e il Ministero della Salute.All'interno dei rispettivi piani e protocolli, c'è una chiara distinzione tra le operazioni dei singoli team e le regate ufficiali della Prada Cup e dell'America's Cup. Per ognuno dei team la navigazione, i test e gli allenamenti in acqua fanno parte del core business.
Come già fatto sotto le precedenti restrizioni di livello 3 nel 2020, le operazioni del team vanno considerate come qualsiasi attività commerciale che opera in acqua, così come a terra, e in linea con i loro protocolli individuali sviluppati con WorkSafe NZ e il Ministero della Salute possono lavorare in sicurezza rispettando le restrizioni di livello 3 sul COVID19.
Dal punto di vista dell'evento, ci sono una serie di piani per diversi scenari.
Per quanto riguarda la situazione attuale e la riprogrammazione delle gare in acqua e l'organizzazione di eventi a terra, gli organizzatori dell'evento stanno aggiornando i piani per mantenere un calendario di gare fluido in accordo con il governo e le autorità competenti.
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