Il match numero 3 della finale di Prada cup è forse il più spettacolare di quelli visti fino ad ora, durante il quale i due AC 75 portano il concetto di match race a livelli mai visti fino.
Marcature strette a 35 nodi di bolina e a oltre 40 in poppa, qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa, con duelli di virate da stropicciarsi gli occhi. Ne vengono fuori due sfide avvincenti, la prima con vento tra i 15 e i 18 nodi, la seconda calato fino a 14.
Luna Rossa mostra ancora la solidità vista nel primo giorno di regate della finale. La comunicazione del pozzetto italiano è musica: poche parole ma precise, si parla solo dei numeri del vento, le decisioni sono chiare e senza equivoci, il vero salto in avanti di Luna Rossa, oltre alle performance della barca, sembra essere proprio questo.
Bruni, Spithill e Sibello, i due timonieri e il tattico randista, restano freddissimi nella prima regata, anche quando Ben Ainslie le prova tutte per attaccare dopo avere per altro perso nettamente, e ancora una volta, la partenza.
L’AC 75 italiano chiude tutte le porte, e la pressione adesso è tutta su Ben Ainslie e i suoi che, infatti, sbagliano ancora nella seconda partenza. Attaccando Luna Rossa da sottovento perdono il controllo della barca e gli italiani partono ancora avanti.
Dopo una prima parte combattuta il vento decide di fare i capricci ma aiuta Luna Rossa: il salto a destra riduce le possibilità tattiche, le manovre diminuiscono e l’AC 75 italiano ha a questo punto vita facile.
Due vittorie, una con 13 secondi e la seconda con 41, che se non hanno ancora deciso nulla quanto meno fanno pendere decisamente la serie adesso a favore di Luna Rossa. I bookmakers e i commentatori davano la barca italiana come sfavorita ma fino a ora l’acqua ha detto tutt’altro, gli inglesi in quattro regate disputate non sono stati mai avanti. Neanche i più ottimisti potevano prevederlo.
Checco Bruni sorride nel dopo regata ma non smette di ricordare a tutti che si ragiona un passo alla volta, che nulla è stato ancora fatto e che la regata più importante è sempre la prossima. Possono sembrare parole fin troppo semplici, ma adesso per Luna Rossa non c’è nulla da inventare: la barca è veloce, l’equipaggio in forma e all’altezza dell’avversario se non superiore.
Avanti così, una regata alla volta. Si torna in acqua il 17 febbraio alle 4 ore italiane per altre due regate, poi il 19, il 20, 21 e 22 qualora la serie si prolungasse. A Luna Rossa adesso servono ancora tre vittorie, la serie è sulle 13 regate, per portare a casa la Prada Cup.
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