Ora è la volta dell’Artico. Anne ha annunciato che la prossima estate percorrerà le 2500 miglia del passaggio a nord ovest in kayak. Con lei avrà circa 200 kg di bagaglio inclusi i vivere con i quali dovrà sopravvivere per circa 4 mesi.
Non si tratta di una gara, l’unico limite temporale sarà arrivare prima che i ghiacci chiudano di nuovo il passaggio all’inizio alla fine dell’estate. La sua ha più il sapore dell’impresa scientifica che di quella sportiva anche se, quest’ultima, è al limite delle capacità umane.
Anne vuole, infatti, studiare l’ambiente artico osservandolo nella sua dimensione originale non disturbato dal rumore dei motori o dalla presenza di grosse barche, per questo ha scelto il kayak. Uno scafo di 5,5 metri bassissimo sull’acqua che non fa alcun rumore quando si muove.
In questi mesi Anne sta dividendo il suo tempo tra gli allenamenti in Bretagna e la ricerca di un main sponsor.
Anne, nella sua impresa sarà sola, anche se verrà monitorata dal suo team a terra. I pericoli che dovrà affrontare saranno, oltre alla meteo che in quelle zone cambia in modo repentino e violento, gli animali, i grandi predatori come gli orsi bianchi.
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