La nave è andata a finire contro un costone roccioso di prua, come se chi era al timone non si fosse accorto di avere davanti un'isola.
La nave ha uno squarcio di 3-4 metri sul mascone di dritta. Lanciato l’allarme la prima preoccupazione è stato l’inquinamento da dispersione del carburante. Fortunatamente già dai primi accertamenti si è constatato che i serbatoi della nave sono collocati a poppa, mentre il danno è a prua.
Anche per questa volta, il santuario dei Cetacei, che include parte dell’Arcipelago Toscano è salvo, ma, non sarà sempre così. Basti ricordare la Nave Venezia che a dicembre perse quasi 198 fusti di materiale altamente tossico durante una tempesta.
La zona è ad alto traffico mercantile e un incidente è sempre possibile, per questo da più parti arriva la richiesta di coprire il tratto di mare che comprende il Santuario con il sistema VTS, un sistema di monitoraggio che permette di controllare le navi da lontano, un po’ come fanno i controllori di volo, con gli aerei.
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