Cosa ancora più incredibile è che la nave oggetto delle attenzioni del sottomarino, non si sia accorta di nulla e abbia proseguito la sua rotta. Il sottomarino è emerso per verificare l’entità dei danni e vedere se la nave colpita avesse bisogno di aiuto, ma non ha trovato nessuno ad attenderlo.
Un aereo di ricognizione ha sorvolato la zona per controllare che non ci fossero segni dell’incidente quali relitti, ma non ha trovato nulla, né ha notato navi che dessero segni di difficoltà.
Pur essendo vero che l’area di mare dove USS Jacksonville stava navigando è un’area difficile per i mezzi subacquei specialmente di grandi dimensioni come un sottomarino nucleare a causa della scarsa profondità del mare che qui arriva intorno ai 50 metri, rimane difficile capire come un mezzo dotato dei più sofisticati sistemi di rilevamento, intercettazione e attacco, non sia stato in grado di vedere una nave a pochi metri di distanza.
Vista la natura del mezzo, la cosa sembra preoccupante. Tuttavia, il comando della quinta flotta assicura che il reattore nucleare non ha subito danni. Ad agosto un'altra nave da guerra americana è stata coinvolta in un incidete di questo tipo. Un lanciamissili è andato a scontrarsi contro una nave mercantile giapponese nello stretto di Hormuz.
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