Italia Yachts, a differenza della maggior parte dei cantieri che hanno provato a percorrere la stessa strada, c’è ancora, è cresciuta e ha raggiunto un certo successo. Oggi ai tre soci originali se ne è affiancato un quarto, la famiglia Vitulano di Bari, che ha il compito di supportare gli altri con la sua visione strategica industriale.
Abbiamo incontrato Franco Corazza, uno dei tre fondatori del cantiere, per una breve intervista per fare il punto della situazione ad oggi.
SVN – Dalla nostra ultima intervista sono passati tre anni e sono successe molte cose a Italia Yachts. Due anni fa avete aperto un cantiere che poi avete chiuso.
F.C. – E’ vero. Avevamo cominciato a vendere un numero di barche superiore a quello che potevamo pensare di fare con Baruffaldi, il cantiere che storicamente ha sempre costruito per noi, così abbiamo pensato di dotarci di un nostro sito costruttivo e cominciare a costruire direttamente. Ma l’avvento di nuove strategie industriali ha cambiato totalmente la nostra organizzazione e con questa il sistema produttivo tanto che il sito di S.Giorgio non rientrava più nei nostri piani.
SVN – E siete tornati a costruire con Baruffaldi?
F.C. – Non abbiamo mai smesso di costruire con lui, non è mai stato nei nostri piani, una parte della produzione continuerà con lui; tuttavia, oggi, intorno a questo nuovo processo stiamo costruendo nuove partnership tecnologico/ produttive anche in vista dell’internazionalizzazione del brand che stiamo attuando.
SVN – Cosa non semplice visti i vostri livelli qualitativi.
F.C. – La sfida di Italia Yachts è sempre stata quella di mantenere standard qualitativi molto elevati e le scelte attuate in questo ultimo periodo portano proprio in questa direzione.
SVN – Avete chiuso il capannone, ma avete aperto una filiale negli Stati Uniti?
F.C. – Il mercato statunitense rappresenta quasi il 50% dell’intero mercato mondiale dello yachting e proprio per questo era fondamentale strutturare una filiale americana con una rete vendita e assistenza capaci di soddisfare le necessità dei clienti statunitensi.
SVN – Voi avete sempre insistito molto sui mercati esteri.
F.C. – Sin dai primi passi Italia Yachts si è scontrata con un mercato in forte difficoltà, per questo abbiamo deciso di aprire nuove strade sui mercati esteri dove raccogliamo importanti soddisfazioni.
SVN – Però, in Italia, non avete mai fatto campagne per rafforzare il brand e sponsorizzare il prodotto.
F.C. – Vero, come voi dei giornali sapete bene, abbiamo fatto poca pubblicità, le nostre risorse erano limitate, pertanto abbiamo preferito frazionarle un po’ in Italia e un po’ nei paesi dove la crisi si è sentita meno; finora la nostra è stata una politica di piccoli numeri, ma grazie alla futura organizzazione produttiva le politiche di marketing dovranno senz’altro essere riviste.
SVN – Da poco, oltre all’ufficio negli States, avete aperto due nuovi concessionari, a Fiumicino e Varazze.
F.C. – Abbiamo aperto due uffici Italia Yachts, uno a Fiumicino e uno a Varazze. Sono uffici Italia Yachts non sono concessionari.
SVN – Ovvero?
F.C. – Abbiamo riscontrato come su un mercato piccolo come quello italiano, il concetto di dealership sia un principio di vendita troppo obsoleto, pertanto abbiamo deciso di operare direttamente con sedi interne al fine di diminuire la distanza tra il cliente e il cantiere ed essere più efficienti rispetto alle sue necessità.
SVN – Quindi Fiumicino e Varazze sono due uffici vendite?
F.C. – Non solo, abbiamo scelto due strutture molto conosciute, con una grande esperienza e delle ottime attrezzature in modo che possano fornire la giusta assistenza ai clienti Italia Yachts.
SVN – Quante barche producete l’anno.
F.C. – Quest’anno ne produrremo circa 22.
SVN – Di queste quante vanno in Italia?
F.C. – 10/12.
SVN – Il vostro ultimo modello è l’Italia Yachts 11.98 che sarà presentato a Dusseldorf 2019?
F.C. – Sì, lo ultimeremo a novembre e a gennaio lo porteremo al salone tedesco.
SVN – L’11.98 è un performance puro?
F.C. – E’ piuttosto un fast cruiser, una barca molto veloce ottima per regatare, ma che può avere tutte le caratteristiche di una barca da crociera.
SVN – Dopo l’11.98 seguirà un altro modello della stessa gamma o tornerete alla gamma tradizionale.
F.C. – Se le raccontassi tutto adesso non avrei più nulla da raccontarle in seguito
SVN – Ne riparleremo a Dusseldorf 2019.
F.C. – Sicuramente prima, al salone di Genova.
SVN – Crede che la crisi economica sia finita.
F.C. – Credo che il mercato sia profondamente cambiato, non credo abbia molto senso rifarsi in qualche modo al periodo prima del 2008.
SVN – Perciò lei prevede un recupero molto lento.
F.C. – Se dovessi guardare l’Italia direi di sì, ma poiché il mercato è rappresentato da tutto il mondo siamo abbastanza sicuri che stia lentamente ripartendo.
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