Sponsorizzati dalla fiorentina DP Tecnlogy Esprit Cam, il gruppo è guidato da Sébastien Roubinet che ha già tentato l’impresa due volte senza successo.
Dopo dieci giorni di marcia e navigazione nelle gelide acque dell’Artico o spingendo la loro barca sulla banchisa, ai tre un aereo ha recapitato il primo rifornimento di viveri.
“Sembrava di essere nel Natale dei bambini quando i regali cascano dal cielo” ha detto Sébastien Roubinet.
I tre su Espirit devono traversare 1750 miglia dell’area più selvaggia e desolata del globo. Cercheranno di navigare in acqua quando sarà possibile e quando non lo sarà, spingeranno la barca o con la forza della vela, hanno 75 metri quadri di tela, o con la forza delle braccia.
La barca, che è un catamarano in carbonio, è dotato di pattini in modo da poter scivolare agevolmente sulle superficie piane.
I tre uomini hanno a disposizione una piccola cabina con 3 metri cubi di spazio, acqua e pannelli fotovoltaici per la corrente elettrica.
L’azienda che ha reso possibile questa avventura è la DP Tecnology Espirit Cam, un’azienda informatica di Firenze che crea software per il controllo delle macchine delle industrie meccaniche.
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