In Italia, nel settore nautico, la grande crisi da Coronavirus che tutti annunciavano, sta colpendo in forma molto più limitata di quanto ci si aspettasse. Tutti gli operatori segnalano un settore nautico in movimento, alcuni anche in crescita nei confronti dell’anno scorso e, in generale il clima è molto positivo.
Le persone si interessano alla barca nuova o usata. Il settore charter, con il pubblico italiano, almeno per le società che avevano visto lungo e hanno lavorato sul mercato domestico per tempo, ha contenuto molto i danni derivati dall’assenza degli stranieri. I maggiori cantieri italiani e importatori di cantieri esteri denunciano uno strano clima dove i clienti sembrano essere spronati più che frenati dal Coronavirus a interessarsi di barche. Anche dal settore accessori i segnali sono di una crisi meno profonda di quanto ci si attendesse.
Tutto ciò probabilmente è dovuto al fatto che le persone si rendono conto che la vacanza in barca è una delle vacanze più sicure che ci sono e davanti alla prospettiva che la situazione Covid non finisca presto, si adattano e cominciano a prendere in analisi la possibilità di comprare la barca. Tutto ciò però è possibile grazie alla situazione contagi del nostro paese che sino a questo momento sembra essere sotto controllo cosa che non è così, a causa di politiche diverse, in Francia e in Germania.
Se in Italia camminiamo sotto i 1.500 contagi al giorno, con una popolazione attenta alle misure di sicurezza, in Francia si cammina tra i 7.500 e i 10.000 casi giornalieri e in Germania, sopra i 2.000 casi. Questa situazione sta influendo pesantemente sul mercato nautico del nord Europa e da qui la necessità dei grandi cantieri, come quelli appartenenti al gruppo Benétèau, di trovare un nuovo equilibrio almeno sino a quando la crisi da Coronavirus non sarà passata.
C’è quindi da aspettarsi che i tagli di Benétèau saranno seguiti presto da quelli di altri cantieri.
© Riproduzione riservata