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martedì 10 settembre 2024
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Larvalbot, il drone subacqueo per il salvataggio della Grande Barriera

Larvalbot il drone subacqueo studiato per ripopolare la Grande Barriera Corallina

Due droni subacquei Larvalbot al lavoro
Due droni subacquei Larvalbot al lavoro
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Grande Barriera Corallina – Larvalbot, questo il nome del drone subacqueo ideato da un gruppo di ricercatori australiani che dovrebbe riuscire a depositare larve e a ripopolare la Grande Barriera Corallina contrastando in parte la sua distruzione causata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici.

La Grande Barriera, collocata nei mari dell’Australia nord-orientale e considerata il più grande organismo vivente sulla Terra, è a rischio. Negli ultimi anni il fenomeno dello sbiancamento dei suoi coralli causato dal riscaldamento e dall’acidificazione delle sue acque, l’ha quasi dimezzata.

Peter Harrison, responsabile del progetto per il recupero della barriera e ricercatore del Marine Ecology Research Center della Southern Cross University, spiega come negli ultimi anni non si siano riuscite a insidiare larve sufficienti per la ripopolazione dei coralli.

Questo problema potrebbe ora essere in parte arginato dall’arrivo del nuovo drone subacqueo Larvalbot che, grazie a una tecnica automatizzata, dovrebbe depositare le larve nei punti di barriera danneggiata riuscendo a velocizzare i processi di ripopolare del reef.

Le larve sono state depositate a novembre 2018 e tra sei mesi si dovrebbero vedere i primi risultati con la formazione di nuovi coralli.

© Riproduzione riservata

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