Il problema, specialmente per alcuni porti turistici, è grave. Il porto non può né demolire la barca abbandonata né spostare e così questa occupa un posto in piazzale o in acqua per anni senza che il marina percepisca un euro.
Giuseppe Marinello, il presidente della commissione Ambiente al Senato, ha presentato a Palazzo Madama un disegno di legge che definisce la nave o barca abbandonata e il relitto e quindi stabilisce che queste, ad alcune condizioni, possano essere demolite. Il compito di provvedere alla demolizione spetterà a un consorzio creato ad hoc.
L’idea è sicuramente interessante e meritoria, ma questa presuppone la creazione di centri di demolizione per la vetroresina, materiale altamente inquinante, che non può essere bruciato, ma deve essere polverizzato e ad oggi sono pochissimi gli impianti in grado di triturare grandi manufatti.
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