Cinque battelli specializzati, dal 23 giugno al 23 settembre hanno setacciato le acque del levante ligure per ripulirlo da rifiuti di ogni genere. Significativi alcuni dati. Il 46 per cento dei detriti raccolti, ovvero 11.660 tonnellate, è rappresentato da legname; il 33 per cento, invece, è costituito da platica (nove tonnellate di sacchetti e bottigliette), mentre il 25 per cento da alghe. Cinquanta i chilometri di costa scandagliati, lungo i comuni di Recco, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Moneglia.
"Per dare un'idea migliore di quanto raccolto – ha detto Giorgio Fanciulli, direttore dell'Area marina protetta di Portofino – si potrebbe paragonare a una superficie superiore a dodici campi di calcio. C'è da considerare, inoltre, che se un sacchetto può degradarsi in mare in un periodo che va da cinque a dieci anni, mentre una bottiglietta ne impiega almeno 450”.
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