Le parole di Ernesto Bertarelli, patron del team Defender Alinghi, sono state prima di tutto per l’organizzazione dell’evento: “Valencia si è preparata al meglio per questa Coppa. E questo, il pubblico lo ha percepito; c’erano più persone ieri alla Boat Parade, che il giorno della nostra vittoria ad Auckland”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Larry Ellison, guru di Bmw Oracle, che si è pronunciato sulle novità di questa edizione: “Ci sono più team, più naziopni, più regate e più visibilità, e ciò non può che portare vantaggi economici. Questa Coppa America sarà più emozionante delle altre per il pubblico e per i team. Io sarò sempre in barca, anche se il timone sarà nelle mani di Chris Dickson”.
Pensano invece più alle sfide in mare, i capi dei sindacati italiani. Lorenzo Rizzardi di +39 Challenge, nonostante le disavventure dell’Act 13, non sembra aver perso alcuna speranza: “Non siamo riusciti a prepararci come volevamo, ma questi problemi hanno reso compatto e unito questo gruppo. Sono orgoglioso di loro”.
Patrizio Bertelli di Luna Rossa invece, si è lanciato in un’analisi tecnico-tattica della competizione: “L’unveiling day è stato molto interessante. E’ cambiato il campo di regata, e i progettisti dei team hanno studiato soluzioni innovative. Un ruolo importante in questa Coppa sarà svolto dalle condizioni meteorologiche”.
Non vuole nascondersi dai pronostici che danno Mascalzone Latino tra i favoriti, neanche Vincenzo Onorato: “La scorsa edizione siamo scesi in mare per imparare, quest’anno lo faremo per provare a vincere”.
L’entusiasmo, tuttavia, è arrivato fino ai box dei team, cosiddetti minori. China Team, Desafio, United Germany e Shosholoza hanno in mente infatti, un solo pensiero: la Coppa ci piace, e ci saremo anche la prossima volta.
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