E’ nata qualche settimana fa l’ Associazione Italiana Skipper, ovvero ,l’AIS. L’associazione nasce sotto i migliori auspici visti, da una parte i nomi dei suoi coordinatori regionali e dall’altra le 400 adesioni già ricevute.
Nell’AIS gli skipper troveranno nomi noti nel mondo del charter come quello di Todeschini di Water Tribe, Guglielmo Masala di Mondovela, Pierpaolo Tomassi di Miceli Vela, Carlo Maywald di Altura e il presidente della neonata associazione, lo skipper Raffaele Amore che opera in concerto con il segretario, la skipper Simona Pasqua.
Gli skipper professionisti in Italia sono pochi, una stima li da per circa 1.000 – 1.200 persone, il 40% di questi sono già iscritti all’AIS.
Il momento per gli skipper italiani è importante, soprattutto per gli skipper delle barche charter che prestano la loro opera prevalentemente durante la stagione buona.
Giorni fa è passato al consiglio di Stato, ultimo gradino prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, un decreto legge che dovrebbe rivedere i titoli professionali degli skipper che oggi, frutto di una legge redatta con l’aiuto di una commissione di persone non competenti, di fatto ha reso impossibile esercitare la professione di skipper per barche in charter in Italia.
Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta la vita di questi skipper cambierà radicalmente ma davanti a loro hanno un periodo non facile. Ci saranno scelte difficili da fare e confronti da sostenere, per questo la nascita di AIS ha suscitato tanto entusiasmo tra questi professionisti.
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