Il progetto si chiama Salt ed è un veliero di 55 metri. Come Glass anche Salt vuole portare l’ospite a diretto contatto con l’acqua, anzi, lo vuole fare vivere sull’acqua. La barca non deve più essere una barriera tra chi vi è sopra e il mare, ma un punto di unione.
Lujac Desautel vede la barca come un grande sipario che si apre sul mare una volta che lo yacht è fermo in rada e si richiude per trasformarsi in barca veloce, quando è il momento di ripartire.
La barca si caratterizza per avere una grande scatola di vetro al centro del ponte superiore che funge da tuga. Sopra la scatola di cristallo fumè, un flying bridge, davanti e dietro due grandi scalinate. Una terza scalinata si apre di fianco alla barca quando questa è ferma.
Tutto molto bello e interessante, rimane un solo dubbio: chi lo costruirà?
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