mercoledì 26 marzo 2025
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Il Burgas è ancora lì

Sono iniziate ieri le operazioni per liberare la nave insabbiatasi lo scorso 10 marzo. Si è dovuto attendere l'arrivo di una speciale piattaforma dall'Olanda per dragare la sabbia

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Brindisi – Sono iniziate ieri le operazioni per liberare il Burgas, il mercantile bulgaro di 112 metri che lo scorso 10 marzo si è insabbiato a pochi metri dal litorale di Castellaneta Marina, vicino Taranto. La nave, che si trova a circa un chilometro di distanza dallo stabilimento balenare Albatros, si era arenata dopo che l'ancora aveva ceduto al mare in tempesta.
Il ritardo delle operazioni di rimorchio è stato dovuto, oltre che all'imperversare di cattive condizioni meteorologiche, alla necessità di disporre di una speciale piattaforma per il recupero, proveniente direttamente dall'Olanda. Con il passare dei giorni e il ritirarsi del mare, infatti, lo scafo del Burgas si è insabbiato sempre di più. Questa speciale apparecchiatura servirà a dragare una parte del fondale sabbioso e creare un canale su cui il mercantile potrà essere liberato.
Ieri la nave è stata fatta ruotare di circa 12 gradi. L'obiettivo dei soccorritori, composti da due rimorchiatori e alcune motovedette della guardia costiera, è quello di portare la prua del Burgas verso il mare aperto. Poi sarà possibile tirare la nave in questo speciale canale di sabbia e permetterle di riprendere la navigazione.

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