Per permettere al Burgas di tornare in mare aperto si sono adoperati alcuni mezzi della capitaneria di porto di Taranto, più altri della Rimorchiatori Napoletani e un potente aspiratore di sabbia della Svitzer Salvage, giunto direttamente dall'Olanda. Dopo numerosi tentativi, la nave è stata fatta roteare di circa settanta gradi verso il mare aperto e quindi trainata per più di duecento metri fino a che le eliche e la parte poppiera si sono divincolate dal fondale sabbioso.
Ora il Burgas è stato rimorchiato nel porto di Taranto e quando potrà tornare a navigare si dirigerà in Grecia. La capitaneria di porto di Taranto, intanto, ha aperto un'inchiesta per capire le cause dell'incidente, mentre il Comune di Castellaneta Marina sta valutando la possibilità di chiedere un risarcimento danni alla compagnia armatrice per i danni causati al fondale.
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