Non si presentava alla Mini Transat con i favori del pronostico Luca Rosetti ma, quando all’arrivo di Saint François ai Caraibi mancano 500 miglia, il romagnolo è primo e ne ha oltre 60 di vantaggio sugli inseguitori e possiamo dire a tutti gli effetti che si tratti di una fuga.
Se sarà fuga fino alla vittoria lo sapremo nelle prossime 48 ore, ma intanto il sogno di vincere la Mini Transat, sarebbe il secondo italiano dopo Ambrogio Beccaria, è lì, quasi a portata di mano.
L’italiano è stato il dominatore di questa seconda tappa della Mini Transat, la transoceanica in solitario sui Mini 650, rimanendo in testa per la maggior parte della regata.
Nell’Aliseo Atlantico la sua Race=Care, un Maxus, sta dimostrando di averne di più dei francesi e del resto della flotta in termini di velocità. Ma non c’è solo la potenza della barca a sostenere la prestazione mostrata da Rosetti fino a ora, ma anche delle traiettorie precise e una strategia chirurgica da parte dello skipper.
Va ricordata per altro una cosa importante: il regolamento prevede che gli skipper della Mini Transat ricevano solo una volta al giorno le previsioni meteo e che non possano usare gps cartografici né conoscere la posizione geografica degli avversari, ma solo le miglia che ad ogni concorrente mancano fino al traguardo.
Con queste limitazioni potere impostare una tattica di regata efficace diventa complesso, contano molto l’intuito del velista e la capacità di condurre la barca al massimo.
Data la posizione di Rosetti (ottavo nella prima tappa) diventa inevitabile iniziare a fare qualche conto in classifica, dato che la vittoria finale è sulla somma dei tempi delle due tappe.
Il vincitore della prima, il belga Gendebien, che sopravanzava Rosetti di 15 ore, è a più di 160 miglia ed il secondo della prima tappa, Quiviger, 11 ore avanti all’italiano, è in ritardo di 200 miglia. Lemunier, terzo nella prima con 10 ore sul nostro è a 110 miglia.
Distacchi importanti, che rimettono Rosetti in piena corsa per la vittoria generale della regata. L’italiano però non potrà fare calcoli, per completare la sua rimonta servirà una strategia d’attacco fino alle ultime miglia.
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