Questa mattina chi transitava sulle rive del fiume Arkansas, a circa 200km da Beebe, ha trovato il bagnasciuga pieno di pesci tamburo morti, circa 100.000 esemplari.
Le autorità non sapendo la causa di questi fenomeni, non hanno corso rischi e hanno chiamato dei reparti speciali che, attrezzati con apposite tute, hanno provveduto a ripulire sia le strade di Beebe, che le rive dell’Arkansas, e hanno prelevato campioni per i laboratori che dovranno accertare le cause di questa moria.
Un rappresentante dell’ Arkansas Game and Fish Commission, si è detto certo di poter escludere, per quanto riguarda i pesci, una moria determinata da un agente inquinante che avrebbe coinvolto più specie, quando in questo caso a morire sono stati solo pesci tamburo.
John Fitzpatrick, direttore del laboratorio ornitologico della Cornell University, ha dichiarato, in riferimento alla moria di merli, che fenomeni di questo tipo non sono rari, a volte stormi di uccelli che incappano in grossi temporali precipitano a terra perché perdono l’orientamento o perché le loro piume si appesantiscono troppo a causa dell’acqua.
Comunque non è ancora chiaro se i due fenomeni siano tra loro connessi, visto che si sono verificati nella stessa zona e a così breve distanza di tempo l’uno dall’altro, o, se, invece siano da considerarsi indipendenti l’uno dall’altro.
Un po’ di chiarezza si potrà fare nei prossimi mesi quando arriveranno le risposte dai laboratori interessati al caso.
© Riproduzione riservata