L’ultima crisi economica ha colpito duramente il settore della nautica anche in Scandinavia. Molti cantieri hanno ridotto notevolmente le loro maestranze come Hallberg-Rassy, altri hanno venduto, come X-Yahcts e alcuni hanno dovuto portare i libri in tribunale come Najad.
Lo storico marchio, simbolo della qualità delle barche scandinave, ha passato un periodo travagliato durante il quale è stato aperto e chiuso più volte passando di mano in mano sino ad essere acquistato da Håkan Eksandh, proprietario del cantiere Swedstar, il quale, invece di inglobare il marchio Najad in Swedstar, ha inglobato i prodotti Swedstar in Najad.
Economicamente solido e con alla guida un uomo del settore esperto del settore, Najad è tornato ad occupare il suo posto di prestigio e allo scorso salone di Dusseldorf ha presentato il primo modello nato sotto la nuova proprietà, il Najad 560.
Con una piccolissima produzione, dalle 8 alle 9 barche l’anno, i Najad sono oggi delle pillole di bellezza riservate agli amanti di questo genere che vogliono una barca a dislocamento medio pesante con il disegno classico delle barche nordiche, ma che, al contrario di quanto accade per altri marchi simili, è in grado di divertire a vela.
Dopo il lancio del Najad 560, il cantiere ha messo in costruzione un nuovo 45 piedi a pozzetto centrale, il Najad 450 CC.
Il nuovo importatore, la Sailpassion, è specializzato in marchi scandinavi e dell’Europa dell’est.
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