L’ultimo contatto con la barca è stato giovedì sera, in mare c’era una forte burrasca e le onde erano oltre i 5 metri di altezza. Lo skipper, il 21enne Andrew Bridge, ha comunicato che la barca faceva acqua, ma riteneva di poter tenere sotto controllo la situazione.
Quando poi le comunicazioni si sono interrotte, da terra è stato lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche con gli aerei della Guardia Costiera Statunitense e Canadese oltre a tre mercantili che sono stati dirottati sulla zona del presunto naufragio.
Dopo due giorni di ricerche in mare e oltre 1.000 chilometri quadrati di oceano perlustrati, le forze intervenute hanno dichiarate chiuse le operazioni di ricerca considerando la barca affondata e i quattro uomini persi in mare.
I quattro membri dell’equipaggio dispersi sono: Andrew Bridge, 21 anni, lo skipper; Paul Goslin, 56 anni; Steve Warren, 52 anni e James Male, di 23 anni. Tutti e quattro sono di nazionalità inglese.
Le famiglie insistono perché le ricerche continuino, ma le autorità sono convinte che in quelle condizioni di mare e di vento, una barca che fa acqua ha poche possibilità di farcela e se i quattro fossero riusciti a salvarsi sulla zattera di salvataggio, sarebbe giunto un segnale Epirb e comunque un aereo li avrebbe avvistati.
Non avendo trovato né scafo, né zattera, la Guardia Costiera pensa che la barca si sia inabissata portando con sé l’equipaggio.
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