Poco dopo l’inizio della comunicazione che riportava il mayday, l’apparecchio radio ha smesso di funzionare. Le motovedette della Guardia Costiera, subito intervenute sul posto, hanno trovato una barca a vela spiaggiata e semidistrutta dalle onde che la sbattevano contro gli scogli, ma a bordo non c’era nessuno.
Quando gli uomini della Guardia Costiera si erano ormai convinti di dover approntare una vasta ricerca in mare alla ricerca dei naufraghi e avevano chiesto l’intervento dei mezzi d’aria, hanno sentito le richieste di aiuto di due uomini che in mare cercavano di non essere gettati contro gli scogli.
I naufraghi sono stati recuperati incolumi anche se molto stanchi. Questi hanno raccontato che la loro barca ha iniziato a fare acqua e poco dopo che avevano lanciato il mayday un cortocircuito, probabilmente determinato dall’acqua che saliva nella barca, ha innescato un inizio d’incendio che ha messo fuori uso la radio. A quel punto, determinato che la barca era spacciata, i due hanno preferito gettarsi in mare per evitare di andare a scogli con la barca.
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