Un salone dove non espongono più neanche molti cantieri francesi che, invece, preferiscono il salone de La Rochelle sull’Atlantico che si tiene a fine settembre.
I motivi sono diversi. Il salone è al centro di Parigi alle porte de Versailles, un posto molto costoso da raggiungere con le imbarcazioni. I trasporti eccezionali usciti dall’autostrada devono transitare dentro Parigi.
Un secondo motivo è la guerra che la Confindustria nautica francese sta facendo alla società che gestisce il salone, guerra che negli anni scorsi ha creato molta incertezza e instabilità proprio in un momento in cui si stava vedendo una certa ripresa economica.
L’ultimo motivo è che, come per l’Italia, anche il mercato francese della nautica non è ancora quello che era dieci anni fa e le aziende devono fare molta attenzione ai costi. Oggi un cantiere preferisce spendere per andare al salone di Dusseldorf, piuttosto che partecipare al Nautic di Parigi.
In ogni caso, per quanto sempre più piccolo, il salone di Parigi, per chi ama la vela è un occasione per incontrare i grandi navigatori. Nei corridoi del salone è facile incontrare Gabart, Lorick Peron o Alain Gautier. Qui vengono presentate le grandi regate oceaniche e queste sono quasi tutte francesi.
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