La missione, come testimoniato dagli ultimi studi dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea), non sembra più così impossibile come un tempo: il progressivo scioglimento dei ghiacci, rilevato anche attraverso immagini satellitari, ha infatti aperto importanti varchi per la navigazione, tali da permettere l'attraversamento della calotta. Ed è proprio questo il significato della sfida di Beggs: dimostrare come il surriscaldamento del pianeta abbia modificato clima e geografia del territorio.
L'impresa dovrebbe partire a giugno dal porto di Plymouth, proseguendo poi verso la Groenlandia e raggiungendo il passaggio a Nord-ovest dal mare di Beaufort. “Ciò che attrae di più - ha detto Beggs - è la possibilità di navigare su rotte inesplorate; le paure invece sono quelle di ritrovarsi con tonnellate di ghiaccio che arrivano controcorrente”.
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