martedì 25 marzo 2025
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Savina Caylyn si avvicina alla Somalia

Ieri, breve contatto tra l'armatore e i banditi. L'equipaggio starebbe in buone condizioni di salute e non sarebbe ancora stata avanzata nessuna richiesta di riscatto

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Oceano Indiano – Prosegue la navigazione della Savina Caylyn, la petroliera italiana sequestata nella mattinata di ieri da una banda di pirati. Secondo le poche informazioni che sono trapelate, anche perchè la società armatrice Fratelli D'Amato si è chiusa nel più stretto riserbo, sembra che l'unità abbia continuato il proprio viaggio in direzione delle coste somale.
Secondo un breve contatto tra Pio Schiano, il presidente della Fratelli D'Amato, e uno dei banditi attraverso il telefono satellitare, l'equipaggio dovrebbe trovarsi in buone condizioni di salute. Durante la telefonata, i pirati non avrebbero ancora avanzato nessuna richiesta di riscatto. Nelle prossime ore, intanto, alla petroliera italiana dovrebbe avvicinarsi la Zefiro, una fregata della marina militare impegnata nel progetto dell'Unione Europea Atlantis per tutelare i grandi mercantili dagli attacchi dei pirati.
Considerando il punto dove è avvenuta lo scontro, ovvero in pieno Oceano Indiano, a cinquecento miglia dalle coste dell'India e a oltre ottocento da quelle somale, è probabile che il barchino dei pirati sia partito da un'unità appoggio per gli assalti in altomare. Dell'equipaggio catturato fanno parte cinque marinai italiani e diciassette indiani.

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