La nuova amministrazione sta cercando di porre rimedio a quanto non fatto dall’amministrazione precedente, ma non ci sono i fondi per intervenire e anche se questi si dovessero trovare c’è il problema di dove mettere i fanghi che saranno dragati.
Fortunatamente i fanghi, fatti analizzare da alcuni privati, sono risultati non inquinanti quindi non dovranno essere trattati come rifiuti speciali.
Le ipotesi sono due: a) utilizzare i fanghi per il ripascimento delle coste, ma si teme che questi intorbidirebbero le acque; b) creare dei cassoni di contenimento dove riversarli, ma bisognerà studiare dove fare i cassoni.
Nel frattempo che l’amministrazione si impegna nello studiare una soluzione, la Capitaneria ha deciso di concedere altro tempo prima di interdire il porto alla navigazione, ma è una proroga a breve. La Capitaneria si riserva di decidere di momento in momento se mantenere aperto il porto o chiuderlo in base a quello che realmente sarà in grado di fare l’amministrazione del comune.
La chiusura del porto avrebbe un impatto estremamente negativo sull’economia del piccolo comune toscano, soprattutto se questa dovesse avvenire a ridosso della bella stagione.
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