Decisiva è stata l’abilità tattica di Paul Cayard, che è riuscito ad avere la meglio su Organika, condotta da Karol Jablonski, con il punteggio di 2-1. Nella regata decisiva, disputata con venti leggeri che tuttavia non hanno impedito lo svolgersi di tutto il programma previsto, tra le due barche c’è stata subito una forte separazione laterale; Cayard ha scelto la destra del campo di regata, Jablonski si è buttato a sinistra. Il passaggio della prima boa ha dato ragione allo skipper statunitense, che si è trovato con un cospicuo vantaggio in mano ed è riuscito a gestirlo per tutto il corso della prova.
“E’ senza dubbio – ha detto Cayard – un giorno straordinario per Katusha. Non ci aspettavamo un risultato del genere, ma lo consideriamo un tributo al grande lavoro svolto per ottenerlo. Lo shore team è stato attento a ogni dettaglio e ci ha consegnato una barca adatta al nostro stile di navigazione. E noi l’abbiamo sfruttata al meglio”.
Nella finale per il terzo posto, No Way Back ha avuto la meglio di Puerto Calero Islas Canarias, mentre Artemis ha conquistato il quinto piazzamento, davanti a Team Aqua e Cereef.
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