Le polemiche sulla pericolosità di Guanabara Bay, la baia di Rio de Janeiro dove nell’agosto di quest’anno si terranno i giochi olimpici di vela, imperversano. Allarmi arrivano da esponenti del mondo scientifico e i giornali di tutto il mondo continuano a fare articoli sul problema, ma il Governo del Sud America non sta facendo quasi nulla per mettere la baia in sicurezza.
Ad aggravare la situazione è quanto pubblicato dal quotidiano on line Globo 1 a firma di Cristina Boeckel. L’articolo riporta le fotografie di un braccio mozzato che galleggia in mezzo ai rifiuti della baia ( fotografie che Solovelanet preferisce non pubblicare. Queste sono visibili nell’articolo originale che ha ispirato questa notizia raggiungibile al link in fondo alla pagina).
La cronista brasiliana che ha scritto l’articolo racconta come il ritrovamento di resti di corpi umani nella baia non sia un fatto raro e riporta la testimonianza di Mario Moscatelli, un biologo marino che studia da 25 anni gli ecosistemi nell’area di Rio.
“In 19 anni di attività nella baia ho visto di tutto – dice Mario Moscatelli. - Rio è un posto molto violento e le vittime di omicidio vengono gettate via come si fa con i rifiuti, per questo non è raro vedere dei cadaveri galleggiare.”
Al di là del fatto che nella baia si possa trovare di tutto da corpi umani a carcasse di animali, (nella fotografia l'australiano Nathan Outteridge veleggia passando a pochi metri da un cane morto che galleggiava nella baia.) continua a scrivere Cristina Boeckel.
Un test voluto dall’agenzia di stampa AP, ha rilevato che a un chilometro dalla costa, le acque della baia contengono lo stesso livello di batteri delle acque che sono sotto costa vicino alle bocche del sistema di acque reflue.
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