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domenica 6 ottobre 2024
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Riabilitato Carlo Podestà vincitore della Roma-Giraglia del 2014

Secondo la Giuria d’appello di Genova della FIV i giudici di Riva di Traiano hanno sbagliato a squalificare Podestà

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Civitavecchia, Roma - La Giuria d’appello di Genova biasima i giudici di Riva di Traiano e riabilitano l’Ingegnere Carlo Podestà vincitore della Roma Giraglia del 2014.

La Roma Giraglia One del 2014 fu accompagnata da aspre polemiche perché alcuni skipper accusarono Carlo Podestà, il vincitore della regata, di essere arrivato primo con l’aiuto del motore.

L’accusa trovò terreno fertile perché Podestà era un normale velista che regatava a bordo di un Elan 410 di serie e chi lo protestava erano tre tra i più conosciuti e stimati solitari italiani: Matteo Miceli, Mario Girelli e Sergio Frattaruolo.

L’accusa sosteneva che non era possibile che in una situazione di bonaccia come quella che si era verificata durante la regata, la barca di Potestà avesse potuto essere così veloce da arrivare 4 ore prima di Matteo Miceli che correva con il suo Class 40 Eco. Gli skipper portarono a prova di quanto sostenevano il tracciato del Track pad della regata.

La Giuria di regata si riunì e squalificò l’Ingegnere Carlo Podestà con l’accusa più infamante: comportamento antisportivo.

Oggi Carlo Podestà ha dimostrato le sue ragioni e la giuria di Appello di Genova della FIV ha annullato la squalifica e lo ha riabilitato.

Come abbiamo fatto all’epoca dei fatti, pubblichiamo una lettera che Podestà ha inviato alle redazione di tutti i giornali di vela .

Abbiamo invitato i tre skipper che fecero la protesta a inviarci il loro commento, se questi dovessero arrivare, sarà nostra cura pubblicarli su questa notizia.

Lettera di Carlo Podestà
“E' un anno che sono tormentato da accuse infamanti sul comportamento antisportivo per aver usato il motore per vincere la Roma-Giraglia 2014 e secondo alcuni anche la Roma per 1 del 2014 e la Roma per 2 del 2013, questa solo in tempo compensato.

Alla prima udienza tenutasi il 29 giugno 2014, da prima i giudici mi hanno proposto il ritiro (cosa che avrebbe evitato la squalifica. n.d.r.), per poi, inseguito al mio rifiuto, squalificarmi con l’applicazione della regola n° 69 (comportamento antisposrtivo n.d.r.). Alla mia richiesta di chiarimento, i giudici hanno detto e scritto: lei non si preoccupi, lo sappiamo noi.

Feci subito richiesta di Appello a Genova, per fortuna nella FIV, Giuria d'Appello c’erano persone competenti che hanno accolto la mia richiesta di appello al termine del quale hanno sentenziato non solo vizi procedurali da parte dei giudici della regata, ma anche la mancanza del contraddittorio e doppia versione.

Il 18 luglio è stata convocata l'udienza finale, praticamente è stata rifatta la prima udienza con procedure corrette e la presenza del giudice Michele Micalizzi, la sentenza ufficializzata ieri sera 23 luglio vede respinte le 3 testimonianze portate dal presidente del CdP, recepite le prove fotovideo e meteo, Zigrib e Lamma 3 km da me portate e altresì respinte le proteste perché, in mancanza di prove non ci sono fatti accertati.

Scusate se Vi ho tediato, ma è un anno che aspetto questo momento, spero che i giornalisti diano lo stesso spazio a questa notizia di quello dato un anno fà, anche se i contenuti sono notevolmente cambiati.”
Carlo Podestà

© Riproduzione riservata

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