Il drone medusa della Florida ha la particolarità di essere largo 20 centimetri e di avere al posto delle classiche eliche rigide tipiche dei droni, otto tentacoli in gomma siliconata che, replicando il movimento dei tentacoli della medusa lunare, riescono a far muovere il drone senza danneggiare l’ecosistema.
Il professor Erik Engeberg della Florida Atlantic University, sottolinea come nella fase di progettazione sia stato importante voler sviluppare una macchina in grado di integrarsi nell’ambiente circostante e di rispettare il più possibile l’ecosistema.
"Il drone medusa non danneggia gli ecosistemi – dice Engeberg – per questo può essere utilizzato anche nelle barriere coralline.”
Importante anche il fatto che il drone medusa può essere controllato da remoto in modo da poter essere recuperato una volta che ha terminato la sua missione.
Soft robotic jellyfish, proprio per la sua capacità di integrarsi nell'ambiente, potrebbe però rappresentare un problema per altri abitanti degli oceani che, scambiandolo per cibo, potrebbero ingerirlo. A fronte di questo pericolo gli ingegneri del progetto stanno già sviluppando un’implementazione costituita da una sorta di avvisatore acustico che possa respingere eventuali predatori.
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