venerdì 31 marzo 2023
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Droni per il salvataggio in mare: l’esperimento di Chioggia

Partirà il 1 giugno il progetto che prevede l’utilizzo di droni impermeabili e dotati di salvagente per il soccorso e salvataggio in mare

Droni per il salvataggio in mare: l’esperimento di Chioggia
Droni per il salvataggio in mare: l’esperimento di Chioggia

La scorsa estate spesso abbiamo dato notizia di incidenti avvenuti al mare, sia con protagonisti i diportisti, sia bagnanti a volte in serie difficoltà.

Il problema degli incidenti e dei soccorsi soprattutto lo scorso agosto era stato di proporzioni importanti.

Tra chi si avventura in barca in modo imprudente magari non studiando bene il meteo o bagnanti che ignorano la bandiera rossa, in estate la Guardia Costiera e le Forze dell’Ordine hanno un bel da fare lungo le coste italiane. Per questo motivo risulta molto interessante l’esperimento che verrà lanciato quest’estate a Chioggia: i droni per il soccorso e salvataggio in mare, una novità sul panorama italiano.

Questo servizio sarà attivo lungo il litorale di Chioggia dal 1 giugno al 31 agosto e una parte fondamentale di questa iniziativa pilota sarà ovviamente il fattore umano. I droni saranno comandati da terra dagli operatori, che piloteranno a distanza i velivoli, completamente impermeabili, fino alla persona in difficoltà.

Gli apparecchi saranno dotati di ciambelle salvagente, che sganciati dal drone a contatto con l’acqua si gonfieranno automaticamente per dare un primo soccorso. Ci saranno 4 piloti in contatto radio con i bagnini, i quali si troveranno nella loro classica postazione attrezzata di tutto per la prima assistenza.

“Inizierà subito il corso per abilitare chi lo vorrà ad essere pilota di drone per il salvataggio – ha spiegato il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao – e quest’ estate avvieremo un progetto rivoluzionario, il primo in Italia, che andrà a supportare l’importante lavoro altamente qualificato dei nostri bagnini, per un primo aiuto alle persone in difficoltà in mare”.

I bagnini non verranno esautorati dai droni, ma avranno la possibilità di potere intervenire sapendo che la persona in mare ha già un supporto. In linea teorica il sistema potrebbe essere usato anche per soccorsi nel diporto sottocosta, magari nel recupero di dispersi in mare, o da fornire come strumento ausiliario alla Guardia Costiera.

La tecnologia quindi va in soccorso del turismo, ma alla base di tutto l’auspicio è che chiunque la prossima estate vada per mare, in spiaggia o in barca, lo faccia rispettandolo e nella consapevolezza delle condizioni meteo e delle proprie capacità di nuotatore o navigatore.

© Riproduzione riservata

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