Una barca di circa 20 metri affronta una tempesta catastrofica in pieno Atlantico. Onde enormi battono il ponte, i membri dell’equipaggio vengono scaraventati da una parte e dall’altra, qualcuno cade fuori bordo.
Inizia il dramma.
Immagini che lasciano lo spettatore attaccato allo schermo, ma, è tutta finzione.
Quando lo sguarda si allontana, compare uno studio televisivo e una barca perfettamente ricostruita sopra di una pedana basculante capace di far inclinare la barca anche violentemente da una parte e dall’altra, il tutto circondato da un enorme telo blu.
Questa è la magia di Sopravvissuti, una magia che ci fa vivere il dramma della tempesta, senza che quella barca sia mai scesa in mare.
In un video sulla pagina Istagram di Lino Guanciale, uno dei protagonisti della fiction, si spiega come il tutto sia stato realizzato. In meno di un minuto si ripercorre un lavoro durato mesi per costruire Arianna, la barca protagonista della serie. Qui di seguito il link al Reel Instagram per vedere come è stata fatta la barca per le riprese di 'Sopravvissuti'. https://www.instagram.com/reel/CjGUeVhv5z5/?utm_source=ig_web_copy_link
“Sopravvissuti”, la serie RAI che ha come protagonista una barca a vela e il suo equipaggio, ha tutti i numeri per essere il successo che sta riscuotendo (3.6 milioni di spettatori nella prima serata andata in onda il 3 ottobre).
Sei puntate piene di suspance, dramma, emozioni che riportano la vela all’attenzione del grande pubblico.
Una serie che racconta il mistero che si nasconde dietro il naufragio dell’Arianna, una barca di circa 20 metri che parte da Genova per una traversata atlantica con a bordo 12 passeggeri.
In oceano una violenta tempesta abbatte l’albero e provoca la morte di parte dell’equipaggio.
La barca va alla deriva e nonostante la macchina dei soccorsi scandagli il mare per ritrovarla, questa ricomparirà solo dopo un anno dall’altra parte dell’oceano.
A bordo metà dell’equipaggio è ancora vivo. Dopo i festeggiamenti per il ritrovamento, iniziano i dubbi, le perplessità e presto si capisce che dietro quel naufragio si nasconde un drammatico mistero che dovrà essere risolto nel corso delle sei puntate.
Nelle immagini della RAI, una tempesta catastrofica che ricorda molto le immagini delle grandi tempeste cinematografiche.
Non tutto è plausibile, l’occhio esperto può scoprire qualche forzatura, ma nell’insieme, la ricostruzione è molto attenta, i consulenti della produzione hanno fatto un ottimo lavoro riuscendo a ricostruire quello che realisticamente si può vivere in una situazione del genere.
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