"Con prove autentiche che si ritiene provengano dal KRI Nanggala, abbiamo cambiato lo status da scomparso a affondato", ha detto ai giornalisti il portavoce della Marina. “Con profonda tristezza posso dire che tutti i 53 membri del personale a bordo sono morti”, ha annunciato poi il comandante dell'esercito indonesiano Hadi Tjahjanto.
Erano prima emersi nella zona dell’ultimo contatto dei detriti identificati come provenienti dall’unità dispersa con 53 uomini a bordo. In particolare si trattava di oggetti che provenivano dall’interno del sottomarino, un lubrificante da periscopio, dei tappetini per le preghiere e alcuni pezzi di un siluro, confermando così in modo inequivocabile che qualcosa di molto grave fosse accaduto.
Successivamente i soccorsi avevano fatto immergere un mezzo di esplorazione sottomarino arrivato da Singapore, che ha mostrato la tragica verità: il KRI Nanggala 402 è adagiato su un fondo di 850 metri, spaccato in tre parti. Una notizia che ha cancellato anche la residua possibilità rimasta di trovare l’equipaggio in vita.
La tragedia probabilmente si è consumata in pochi minuti, un problema tecnico avrebbe impedito al sottomarino la riemersione, finendo a una profondità maggiore dei 500 metri per cui era stato progettato e venendo squarciato dalla pressione dell’acqua.
Il KRI Nanggala 402 era un sommergibile di costruzione tedesca, varato negli anni ’80, con oltre 40 anni di servizio nella Marina Indonesiana, eppure continuava a essere utilizzato in campo militare. L’unità era stata periodicamente aggiornata e revisionata, l’ultima volta nel 2012 in Corea del Sud, e nonostante l’età era stata dichiarata efficiente e in buone condizioni dalla Marina.
© Riproduzione riservata