Roma – Il dato è di quelli confortanti, nel mondo, il 5% delle spiagge che possono vantare la bandiera blu assegnata dal Foundation for Environmental Education (Fee), si trova in Italia. Una percentuale molto alta visto che il totale delle nostre spiagge in chilometri copre una percentuale insignificante del totale delle spiagge esistenti nel mondo.
Un dato che segna un cambio di mentalità che negli anni ha visto passare le amministrazioni comunali e provinciali da una sostanziale indifferenza per le tematiche ambientali a fare di queste un loro punto di forza.
Infatti per ottenere la bandiera blu non è sufficiente avere una spiaggia pulita per una stagione, i parametri da rispettare sono molti e la commissione che giudica la spiaggia deve constatare la loro osservanza per 4 anni di seguito e dato che questi variano di anno in anno, non è neanche possibile concentrarsi solo su questi, ma bisogna mettere in atto una politica che conservi la spiaggia al meglio al di là dei parametri del Fee.
Dall’anno scorso a quest’anno le spiagge con la Bandiera Blu sono aumentate di 49 unità, oltre il 15% di incremento in un solo anno, un successo che ci fa pensare che, a volte, le cose funzionano.
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