
Nonostante un rapido intervento per cercare di salvarlo, l’animale è morto. L’autopsia ha stabilito che nel suo stomaco c’erano 80 sacchetti di plastica di diverse dimensioni, un paio erano molto grandi (quelli che da noi si usano per i condomini).
Il fenomeno della morte, soprattutto di cetacei, delfini, globicefali e balene, in Thailandia è molto diffuso. Il paese è il primo consumatore al mondo di sacchetti di plastica e questi, in assenza di sistemi di riciclaggio, finiscono in mare dove uccidono cetacei, tartarughe e altri pesi.
Gli animali muoiono o perché ingeriscono una quantità troppo elevata di sacchetti che non riescono a digerire o perché qualcuno di questi gli finisce intorno alla testa, come accade spesso per le tartarughe, provocandone il soffocamento.
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