Quello che si prospetta per i Class 40 alla Transat Jacques Vabre è un vero e proprio finale al cardiopalma, a meno di 300 miglia dal traguardo.
Mentre gli Imoca 60 hanno eletto il loro vincitore, Thomas Ruyant, con Giancarlo Pedote in undicesima posizione, nei 40 la lotta per la vittoria della transatlantica in doppio da Le Havre alla Martinica è quanto mai serrata e sul filo del rasoio.
In ballo per la vittoria ci sono almeno tre barche: Influence 2 di Andrea Fornaro, Allagrande Pirelli di Ambrogio Beccaria e Group SNEF di Xavier Macaire. Poco più staccato c’è anche Alberto Bona su IBSA, che ha perso qualche miglio nelle ultime 24 ore ma è comunque in lotta per la top 5.
Tra gli skipper a giocarsi la seconda tappa di questa Transat Jacques Vabre c’è anche Ian Lipinski, ma il francese ha una grossa penalità di tempo a causa del disalberamento nella prima tappa da le Havre a Lorient, e con la somma dei cronometri tra le due tappe viene tagliato fuori dalla vittoria generale.
L’approccio degli skipper verso l’arrivo in Martinica è diviso in tre rotte: la Nord scelta da Fornaro, che sta navigando verso la Martinica cavalcando un fronte con vento forte. La rotta intermedia intrapresa da Macaire, che ha scelto la via con meno miglia da percorrere verso l’obiettivo ma che passa da una zona di venti molto leggeri. L’opzione sud invece è stata scelta da Albrogio Beccaria, che si è mantenuto nel flusso degli Alisei.
Le rotte sono molto distanti tra loro, con una separazione laterale che a tratti è stata anche di centinaia miglia.
La vittoria finale di questa Transat Jacques Vabre si giocherà quindi sul filo dei minuti: ogni strambata, ogni cambio di vela, ogni traiettoria, da adesso in poi sarà decisiva per determinare il risultato finale.
Dicevamo in apertura degli Imoca 60, dove va segnalata la brutta disavventura vissuta da Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian Group. Il velista italiano, in coppia con Gaston Morvan, è stato autore di un’ottima regata, spesso in lotta per la top 10 nella ultra competitiva classe Imoca 60. Giunto a tre quarti di percorso, lo skipper ha iniziato ad accusare delle crisi febbrili acute, accompagnate da forte spossatezza e disidratazione.
Pedote si è messo in contatto con il medico ufficiale della Transat Jacques Vabre, che lo ha guidato da terra, e ha concluso la regata mantenendosi al riposo mentre il co-skipper Gaston Morvan conduceva la barca, fino all’arrivo in undicesima posizione.
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