sabato 15 novembre 2025
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Groupama, ora si fa veramente dura

Il trimarano francese rallenta al largo del Brasile. Il tempo di Orange 2 si fa sempre più lontano e per il record ora bisogna sperare in un'incredibile rimonta

Una foto scattata da bordo di Groupama
Una foto scattata da bordo di Groupama
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Oceano Atlantico – Aumenta il distacco di Groupama dal record del mondo. Il trimarano di Franck Cammas, impegnato nella conquista del Trofeo Jules Verne, accusa ora 430 miglia di ritardo dal riferimento stabilito da Orange 2 di Bruno Peyron nel 2006. E recuperare così tanto terreno, quando all'arrivo dovrebbero mancare poco più di dieci giorni, ora è veramente dura. La barca detentrice del primato, infatti, nell'ultimo tratto di navigazione aveva spinto al massimo e soltanto in due giorni, il quarantesimo (domani per Groupama) e il quarantatreesimo, aveva avuto qualche battuta a vuoto. Per il resto, Orange 2 era volato nella risalita dell'Atlantico, con medie di circa trenta nodi nei tre giorni finali.
Nelle ultime quarantotto ore Groupama si è infilata in un canale di arie leggere, tra un'area di bassa pressione e l'anticiclone di Sant'Elena, ed è stata costretta a zigzagare tra refoli e temporali per raggiungere gli alisei, che si rinforzeranno e stabilizzeranno non prima di oggi pomeriggio. Poi, Cammas e compagni navigheranno al traverso di venti da nord-est, recuperando presumibilmente terreno, ma l'incognita delle calme equatoriali potrebbe nuovamente far precipitare il trimarano francese a molte miglia dal record.
“Abbiamo avuto qualche difficoltà – ha detto Cammas – la scorsa notte, combattendo con un temporale ogni dieci minuti. Ma ora stiamo uscendo da questa zona instabile. Non abbiamo ancora agganciato gli alisei, ma non dovrebbe mancare molto. Ognuno di noi spera in condizioni più agevoli per recuperare un po' di forza. Dopo 39 giorni in mare, non abbiamo problemi ad adattarci alla situazione meteo che cambia, ma comunque abbiamo perso qualche chilo e non mangiamo cibo fresco da molto tempo”.

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