La nautica si interroga sul futuro

Venezia - La nautica al tempo della crisi. Sarà questo il leit motiv che accompagnerà la convention Ucina-Satec, in programma sabato prossimo a Venezia. Il tradizionale appuntamento organizzato dalla confindustria della nautica, cercherà di analizzare e proporre nuovi modelli di sviluppo per il comparto in un momento così difficile per l’intero mercato.
Nella mattinata si analizzeranno alcuni dati rilevati da Renato Mannheimer, che per conto dell’Ispo ha effettuato un sondaggio su gusti e opinioni dei diportisti italiani. Secondo questa ricerca, sarebbe il senso di libertà (42 per cento) il principale stimolo degli italiani nell’acquistare una barca. Notevole è stata anche la risposta di chi vuole andare alla ricerca dell’avventura (35 per cento), così come quella delle persone che navigano spinte dalla passione per il mare (31 per cento). Una porzione minore di intervistati (25 per cento), invece, ha dichiarato di possedere una barca per ostentare un oggetto da status symbol. La ricerca dell’Ipso ha anche toccato la tematica della portualità turistica. Il 66 per cento degli italiani ha detto di essere soddisfatta dei servizi offerti dagli approdi italiani, ma il 42 per cento ha anche espresso la considerazione che i porti esteri offrano maggiori confort.
Nel programma di Ucina-Satec rientrerà anche una convention sullo studio di progetti per riciclare la vetroresina e i componenti delle imbarcazioni, e la consegna del premio Pionieri della nautica per imprenditori, giornalisti e maestranze che hanno recitato un ruolo significativo nella storia del comparto.

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