Il 10 di febbraio in Islanda si è abbattuto quello che i meteorologi hanno definito l’uragano bomba Sarai. Esattamente come da previsioni l’uragano è arrivato sull’isola con venti che hanno sfiorato i 200 chilometri orari facendo registrare onde di massima altezza di 30 metri; onde così, in Islanda non si erano mai viste, ha dichiarato un rappresentante del governo.
Appena a largo di Reykjavik, capitale dell’isola, si sono registrate onde medie di 12 metri.
Fortunatamente non ci sono stati né danni alle barche né vittime. Il largo anticipo con cui l’Uragano era stato annunciato ha permesso ai marinai locali e ai forestieri, navigatori che fanno tappa in Islanda prima di affrontare l’Artico, di prepararsi alla tempesta.
Nonostante in diversi porti i venti abbiano raggiunto i 70 nodi, si è registrato solo lo scoppio di alcuni parabordi.
E’ sicuramente andata peggio a terra dove alcune case sono state soperchiate e alcuni cartelloni sono caduti, ma fortunatamente anche sull’isola non si è registrata alcuna vittima.
Scienziati locali hanno dichiarato che un uragano così non si era mai visto e che è possibile che questo sia da ricondurre ai cambiamenti climatici in corso nel nostro pianeta.
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