Il duello tra Francois e Armel sta rendendo particolarmente avvincente questa regata che, probabilmente, non avrà un vincitore sino al traguardo.
Jean Pierre Dick – Vibrac Paprec 3, nel frattempo continua a perdere acqua. Jean Pierre, ha puntato un po’ verso nord dove ora ha trovato un buon vento al margine di una bassa pressione, vento che al momento spira intorno ai 20 nodi , ma che dovrebbe salire intorno ai 30 nelle prossime ore.
Stamm – Più dietro, Bernard Stamm è riuscito a scalzare Alex Thomson dalla sua quarta posizione che ormai occupava da diversi giorni, ma anche qui il duello è condotto sul filo delle 4/5 miglia. Visto l’andametno della reagta sino ad ora riteniamo che Thomson sia favorito nel risucire a riprendersi il suo 4 posto e avvicinarsi molto a Jean Pierre Dick per mettere in discussione anche il terzo, ma quando si naviga in queste latitudini fare previsioni è impossibile, basta poco per cambiare radicalmente la situazione, un gruppo di iceberg da evitare, una bassa pressione che cambia rotta e si perdono decine di miglia come nulla fosse.
Alessandro Di Benedetto – Alessandro è ancora al centro dell’Oceano Indiano e si sta apprestando a passare il cancello di Amsterdam. E’ l’unico in questo momento a trovarsi all’interno di un area anticiclonica con venti scarsi, tutti gli altri godono di venti da 20 nodi in su. Il morale di Alessandro è indistruttibile e il navigatore continua a godersi la sua navigazione e cercare di far camminare il più possibile Team Plastique.
“4.500 miglia sono tante è vero, – dice Alessandro di Benedetto riferendosi alla distanza tra lui e la testa della regata – ma bisogna anche capire la differenza che c’è tra i mezzi. Questa (Team Plastique) è una barca di 14 anni, è l’unica ad non avere la chiglia basculante, ha l’albero più basso di tutte ed è la più stretta. Tra tutte è la meno potente e la più lenta. Quindi io sono contento, credo che stiamo facendo bene.”
Résumé du 41e jour de course (VIDEO) di VendeeGlobeTV
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