Lo skipper non è in pericolo, ma la sua Vendée Globe sembra a questo punto essere compromessa. Il pit stop a Les Sables d’Olonne è previsto dal regolamento, ma ammesso che lo shore team riesca a riparare la barca, la regata del francese è compromessa.
Il resto della flotta sta cercando di fare rotta a sud. Dopo una nottata difficile, con mare incrociato e incrementi del vento repentini, una parte della flotta del Vendée Globe si è lasciata il fronte alle spalle e finalmente fa rotta verso sud, verso le Canarie.
La buona notizia è che nel gruppetto di barche che si trova in questa posizione, a ovest, c’è anche Giancarlo Pedote su Prysmian Group, in questo momento in 14ma posizione ma virtualmente in forte e rapido recupero.
Lo skipper italiano ha preso la decisione più giusta, andare subito incontro al fronte e attraversarlo prima che la situazione peggiorasse. Adesso il vento, a ovest della depressione, è ruotato verso nordovest, Pedote ha virato e gradualmente aumenterà la sua velocità, così come lo faranno gli altri skipper che hanno preso questa scelta.
Molto più difficile invece la posizione di chi aveva deciso di passare dentro la zona di separazione del traffico di Finisterre: i “sudisti” adesso si trovano di bolina con 35-40 nodi e onde di 4-5 metri. Per loro si prevedono ore lunghe e difficili.
La situazione meteo e strategica resta complessa. Tra 15-20 ore una vasta zona con pochissimo vento di grandezza importante si posizionerà esattamente sulla rotta degli skipper del Vendée Globe.
L’anticipo di Aliseo che spesso si sente già lungo le coste del Portogallo non c’è, e l’Aliseo vero e proprio è “bucato” e posizionato molto più a sud del solito e lungo le coste dell’Africa. Nelle pros-sime 48 ore i rimescolamenti in classifica potrebbero essere continui.
All’ultimo rilevamento viene dato in testa Maxime Sorel, ma sembra una leadership destinata a durare molto poco considerato che il giovane francese è a sud, ancora di bolina, mentre arriva al galoppo il gruppo da ovest.
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