Mosca – Lentamente la Russia si sta aprendo al diportismo internazionale e sempre più sono le barche non russe che navigano sia lungo le coste, sia nei canali della Russia. A renderlo possibile è stato il cambiamento di tutta una serie di leggi che rendevano impraticabile il diportismo nautico in queste acque, l’ultima delle quali quella che imponeva a ogni unità in navigazione, commerciale e no di avere a bordo un capitano russo. Oggi la legge è stata cambiata e si limita a indicare che le unità non commerciali devono a vere a bordo un massimo di 12 persone e una di queste deve parlare il russo senza specificare se questi debba essere il comandate della barca, né tanto meno di nazionalità russa.
La progressiva apertura della Russia alla nautica offre grandi opportunità a chi ama navigare. I suoi canali e fiumi che si snodano per migliaia di miglia dal nord Atlantico al Pacifico, sono quasi tutti navigabili e la grande maggioranza dei canali sono costantemente dragati per garantire una profondità minima di 3 metri. Nel numero 6 di SVN, la vela nel web, un lungo articolo sulla navigazione in Russia
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